Idrokinesiterapia
IDROKIESITERAPIA: termine che deriva dall’unione delle parole greche HYDOR (acqua), KINESIS (movimento) e THERAPIA (guarigione) non è solo la terapia tramite l’acqua, ma anche e soprattutto la terapia tramite il movimento terapeutico gestito dall’operatore in acqua. Le qualità fisiche dell’acqua che sono galleggiamento (spinta di Archimede), pressione idrostatica e viscosità riducono il carico che grava sulle articolazioni, favoriscono il riassorbimento dell’edema e il rilassamento muscolare migliorando così l’esecuzione del movimento e facilitando il recupero funzionale del paziente.
Sfruttando le specifiche proprietà fisiche dell’acqua l'idrokinesiterapia è indicata sia come mezzo di preparazione fisica in vista dell’intervento chirurgico, sia come efficace strumento riabilitativo nella fase di rieducazione post-operatoria e post-traumatica, nelle patologie pediatriche come in quelle geriatriche, nelle problematiche neurologiche, cardiovascolari e reumatologiche.
Gli effetti fisiologici dell’acqua si esprimono su tutti gli apparati:
- A livello dell’apparato cardiocircolatorio: aumento del ritorno venoso e riduzione degli edemi
- A livello dell’apparato respiratorio: aumento del lavoro di ventilazione polmonare grazie all’azione della pressione idrostatica sul torace.
- A livello dell’apparato muscolo-scheletrico: effetto mio rilassante e linfodrenante dell’acqua, riduzione delle contratture e conseguente miglioramento dell’ampiezza dei movimenti, inoltre la progressione nell’immersione favorisce una graduale ripresa del carico.
- A livello del sistema nervoso centrale e periferico: l’immersione ha un effetto rilassante e analgesico , specie sui dolori cronici, è uno stimolo sensoriale e di presa di coscienza del corpo, rieducando il paziente ad un corretto sistema motorio e propriocettivo.
- Effetto termico: la vasca riabilitativa (che deve avere una temperatura di almeno 30° ) favorisce la vasodilatazione periferica valorizzando gli scambi metabolici e gassosi e diminuendo la sensibilità algica periferica, ancora più efficace se salata.